Francesca propone un esercizio:
Durante una frana un masso di 520 kg precipita, da una posizione di equilibrio, giù lungo un pendio di 500 m e per un dislivello di 300 m. Il coefficiente di attrito dinamico fra il masso e il pendio è 0,25. Qual è l'energia potenziale gravitazionale prima della frana, se U = 0 al piede dello scoscendimento? Quanta energia meccanica viene trasformata in energia termica dalle forze di attrito durante la discesa? Quando giunge in fondo qual è l'energia cinetica del masso e la sua velocità?
Ecco la mia risposta:
Nella posizione iniziale l'energia potenziale gravitazionale del masso è Uin = mgh = 1,53 MJ. L'energia potenziale viene in parte trasformata in energia interna dal lavoro della forza di attrito durante la caduta. Trattando il pendio come un piano inclinato di inclinazione α, troviamo che la componente della forza peso perpendicolare al pendio è mg·cos(α) = mg·cos[arcsin(h/l)] = 4,08 kN, perciò la forza di attrito è 0,25 volte questo valore, pari a Fattr = 1,02 kN, e il lavoro eseguito è W = Fattr·l = 0,51 MJ.
Dalla differenza fra l'energia iniziale e quella dissipata per attrito si trova che l'energia cinetica finale è 1,02 MJ e la velocità finale è 63 m/s.