Gioia ha un altro problema:
Un calorimetro contiene una miscela di 350 g di acqua e 80 g di ghiaccio in equilibrio termico. Si inseriscono successivamente 150 g di vapore acqueo a 110 °C. Calcolare la temperatura finale del sistema e la sua composizione.
Ecco la mia risposta:
Introduciamo i simboli \(m_{acqua}=\mathrm{350\,g}\), \(m_{ghiaccio}=\mathrm{80\,g}\) e \(m_{vapore}=\mathrm{150\,g}\). La temperatura iniziale di acqua e ghiaccio è \(T_1=\mathrm{0\,°C}\), mentre \(T_2=\mathrm{110\,°C}\) è la temperatura iniziale del vapore.
Le altre grandezze rilevanti sono le capacità termiche \(C_{acqua}=c_{acqua}\cdot m_{acqua}=\mathrm{1465\,J\cdot K^{-1}}\), \(C_{ghiaccio}=c_{ghiaccio}\cdot m_{ghiaccio}=\mathrm{168\,J\cdot K^{-1}}\) e \(C_{vapore}=c_{vapore}\cdot m_{vapore}=\mathrm{229\,J\cdot K^{-1}}\), e i calori latenti di fusione \(L_f=\mathrm{334\,J\cdot g^{-1}}\) e di vaporizzazione \(L_v=\mathrm{2260\,J\cdot g^{-1}}\).
Il raffreddamento dal vapore fino alla temperatura di condensazione \(T_3=\mathrm{100\,°C}\) libera un’energia \(\Delta E_1=C_{vapore}\cdot (T_3-T_2)=\mathrm{-2290\,J}\), mentre la fusione del ghiaccio assorbe un’energia \(\Delta E_2=L_f\cdot m_{ghiaccio}=\mathrm{26720\,J}\).
La differenza di energia \(\Delta E_3=\mathrm{24430\,J}\) viene dalla condensazione del vapore a \(T_3=\mathrm{100\,°C}\), processo che libera inoltre sufficiente energia da scaldare tutta l’acqua liquida ormai presente fino a \(T_3\). Tale riscaldamento richiede un’energia \(\Delta E_4=c_{acqua}\cdot(m_{acqua}+m_{ghiaccio})=\mathrm{179998\,J}\). L’energia complessivamente necessaria, \(\Delta E_5=\Delta E_3+\Delta E_4=\mathrm{204428\,J}\), corrisponde all’energia liberata dalla condensazione di una massa \(\displaystyle m=\frac{\Delta E_5}{L_v}=\mathrm{90\,g}\) di vapore.
All’equilibrio il sistema sarà composto da una miscela di acqua (520 g) e vapore (60 g) a 100 °C.